[useyourdrive dir="1luTNFM-lp0DshNtmUNJHgsJ0EX84_2FB" mode="gallery" viewrole="administrator|editor|author|contributor|subscriber|guest" downloadrole="none" targetheight="200" slideshow="1" showsharelink="1" search="0" showbreadcrumb="0"]
Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) propone per il secondo anno un festival dedicato all’educazione, che in questa edizione vuole approfondire la tematica del cambiamento.
Il cambiamento è movimento vitale: caratterizza l’esistenza umana, che è crescita continua. Da una parte lo vediamo oggi esasperato nel fenomeno dell’accelerazione, permeante la vita collettiva e individuale attraverso l’evoluzione tecnologica, i mutamenti sociali, i passaggi sostitutivi dal vecchio al nuovo che implicano una durata di vita sempre minore di oggetti, attività, situazioni. Dall’altra lo vediamo spesso combattuto, perché vissuto come simbolo di perdita: in particolare il cambiamento trova resistenze nell’adolescenza, che nel nostro tempo sembra non finire mai, limitando la sua potenzialità trasformativa; ne conseguono una confusione dei ruoli generazionali e lo svanire di solidi e attenti interlocutori di riferimento per i giovani.
Tra queste due tendenze, vogliamo soffermarci sull’idea del cambiamento che fa dell’evoluzione, della relazione, del desiderio, un’opportunità di apertura e di costruzione di senso. Una grande sfida del nostro tempo è infatti quella di accogliere ogni genere di cambiamento riuscendo ad integrarlo in un percorso generativo virtuoso che non confonda forme e contenuti, bensì valorizzi i passaggi, la trasmissione, lo scambio, come occasioni di autentica crescita.